La danza classica nella scuole della provincia di Rimini:storia dello stile russo e caratteristiche del piano di studi della Royal Academy of Dance.

I metodi di insegnamento della danza classica sono vari, i più conosciuti e forse i più importanti sono: il metodo russo che porta il nome della danzatrice Vaganova, quello inglese, della Royal Academy of Dance, infine quello italiano, denominato metodo Cecchetti(anche se il maestro Enrico Cecchetti ha insegnato spesse volte in Russia, anche alla ballerina Agrippina Vaganova e quindi lo si considera spesso anche quando si parla di stile russo). Lo stile italiano è quello che si insegna all’accademia di Roma l’unica  accademia di danza riconosciuta dallo stato italiano.

Nella provincia di Rimini la maggior parte delle scuole di danza classica ( Arabesque Dance Center , Futura centro danza….) seguono il piano di studi e il metodo dell’Accademia inglese Royal Academy of Dance. Sono presenti comunque  alcune scuole  che insegnano il metodo russo come la scuola “Laboratorio di teatro “ di Heidi Pasini a Gambettola (cecchetti) e la scuola di danza di Anca Ardelean).

Io posso dire di aver provato entrambi anche se il mio approccio al metodo russo è avvenuto quando ero molto piccola; dall’età di 14 anni ho poi seguito lezioni di danza classica impostate sul metodo RAD fino all’anno scorso.

Tra un momento e l’altro della mia esperienza c’è stato un distacco  proprio negli anni più fecondi per l’apprendimento (dai 12 ai 14) però noto che alcune particolarità ogni tanto tornano a galla come gli aneddoti di grammatica  o le filastrocche che si imparano alle elementari,e una volta memorizzati non si dimenticano più. Le differenza tra i due metodi non sono abissali in quanto hanno la stessa origine,( in alcuni casi poi, un metodo è la fusione di altri) ma riguardano solamente alcune nomenclature di passi, alcune classificazioni di posizioni delle braccia, la posizione del piede nel retirè delle piroettes… In alcune scuole (ad esempio nella Abidance di Udine) nelle classi avanzate il metodo RAD viene integrato con il metodo russo Vaganova in modo tale che uno non escluda l’altro.

Inoltre,(sempre parlando delle particolarità che differenzia un metodo dall’altro),leggendo un’intervista fatta ad Gabriella Cohen una ballerina  italiana della scala di Milano che ha frequentato per due anni la scuola del Bolshoi di Mosca (nel quadro dei regolari scambi culturali tra i due teatri), si può capire che” esistono poi delle differenze più astratte che riguardano l’espressione, il virtuosismo dei movimenti, che derivano  direttamente dalla storia del paese stesso e  dalle sue tradizioni”. Gabriella afferma che “la caratteristica principale dello stile russo è il grande utilizzo della mimica.” Probabilmente ciò deriva dal fatto che uno dei grandi maestri della scuola imperiale di Pietroburgo- Charles Didelot– accorgendosi che dopo il passaggio in Russia della compagnia italiana dell’agiolini, il gusto del pubblico russo era cambiato  prediligendo la tragedia danzate(balletti in cui si rappresentavano conflitti tra personaggi e caratteri,attraverso diversi stili di danza), creò delle opere originali in cui la danza di espressione era (ed è tuttora)la protagonista. Essa derivava direttamente dai balli popolari che mai furono totalmente assenti dal repertorio dei teatri di stato.

Mi presento…

Ciao a tutti, io sono Giada, ho 22 anni e sono di Rimini.
Questo è il mio primo blog e volevo fare un viaggio all’ interno del mondo della danza e condividere con voi questa mia grande passione in particolare parlando della danza classica!!
 Purtroppo lo scorso anno ho “appeso le scarpette classiche al chiodo” ma, non per questo ho smesso di ballare… ho iniziato infatti un corso di jazz, modern jazz! La mia scelta è stata abbastanza forzata in quanto dal 2005, quando ho iniziato l’università, non ho più dedicato il tempo dovuto a questa fantastica passione così, a malincuore ho optato per la scelta più consona sia alle mie capacità sia ai miei interessi.
Sono molto soddisfatta della scelta fatta e, l’unico rimpianto che ho è quello di non aver capito sin da subito quanto la danza fosse importante per me ma sopratutto di non aver iniziato la mia passione nella scuola in cui sono ora!
Buon divertimento!!!